venerdì 23 aprile 2010

7 Alice in Wonder Wireless Land

Lei era nel mezzo come una pausa…uno spazio intermedio, come il Presente…provava un certo senso di oppressione e penso’ che forse aveva un punto di vista negativo…così cambio’ posizione e si mise a testa in giu’, e quel che era prima non era piu’ …quel che era prima divenne dopo…quel che era dopo torno’ prima…ma a lei non importava e disse va bene…ora vorrei vedere… e vide...
...vide le sue scarpette rosse…e le parve che ci fosse qualcosa di strano,come fuori posto…penso’ a sua cugina Dorothy , quella ragazzotta del Kansas, che gliele aveva regalate e si accorse che , pur essendo simmetriche e lucide,come uno specchio, erano senza… stringhe.Doveva assolutamente trovare un paio di scarpe coi lacci ,se non voleva restare a testa in giù per l’eternità.
…e mentre si rifletteva nelle sue scarpe e in questo pensiero ,vide un ragno che le faceva il filo …e subito le andò il sangue alla testa, perché , da quella prospettiva, era straconvinta che non potessero esserci ragni , tessitori di fili , in quella terra senza.
Ma all’improvviso, il ragno le dedicò una canzone degli Wire che si chiama I AM THE FLY,e Alice s’innamorò ,perche’ il ragno era un poeta…e seguendo il filo conduttore si sentì elettrizzata.
Il ragno le regalo' un paio di calze, fatte della rete , in cui si era persa...e con quelle la tirò su...semplicemente...sul ramo dell'albero a cui stava appeso...

...continua...

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